Anzio sempre più cardioprotetta. Il defibrillatore arriva al bar L’Imbarcadero: “Una consulenza da 10 e lode”
“Simona viene spesso ad Anzio, e capita che si sieda al mio bar a prendere un caffè. Chiacchierando sul suo lavoro e sul suo impegno nella diffusione della cultura della cardioprotezione mi ha fatto riflettere. Mi ha spiegato lei quanto il defibrillatore possa avere un impatto più che importante nel salvare delle vite, con una professionalità e una passione che sono riuscite a convincermi a fare anche io la mia parte. Mi ha dato informazioni specifiche rendendomi davvero consapevole della scelta che stavo facendo. Simona si è dimostrata una persona splendida per tutto l’iter, sempre disponibile e pronta a chiarire i miei dubbi anche per via telefonica. Una consulenza da 10 e lode”. Sono le parole di Remo Farina, amministratore del bar l’Imbarcadero di Anzio, ora cardioprotetto.
“Siamo al centro del paese in una zona pedonale. Il nostro target sono prevalentemente famiglie e over 60 pensionati. Soprattutto d’estate siamo aperti 24 ore su 24 e serviamo moltissimi clienti di passaggio. Abbiamo deciso di cardioproteggerci perché nel centro di Anzio è capitato varie volte che le ambulanze tardassero ad arrivare. Questo ci ha fatto riflettere e pensare che se si può aiutare qualcuno, sia esso un cliente o un semplice passante, perché non farlo? Un arresto cardiaco può capitare a chiunque, ed è un piacere mettersi a disposizione di tutta la comunità come se fosse una grande famiglia. È questione di minuti, e solo il defibrillatore può fare la differenza. Dà una tranquillità in più sia a noi che a tutti i frequentatori della zona”.