Nautica e cardioprotezione
24 Luglio 2020
“Simona è una persona di fiducia che si prodiga per la diffusione della cultura della cardioprotezione. Infatti, non si è limitata a venderci il dispositivo, ma ci ha spiegato perché è uno strumento essenziale a difesa della vita, semplice da utilizzare, che dà la serenità di rendere più sicuro il proprio posto di lavoro, senza rimpianti in caso di emergenza”. L’ha detto Riccardo Zuncheddu, titolare della Veleria Z.Sails con sede a Selargius, recentemente cardioprotetta.
“Costruiamo vele e ci occupiamo di tutto ciò che riguarda la nautica. Sono particolarmente sensibile al tema della cardioprotezione, perché mio padre ha avuto un infarto. Ci siamo dotati del defibrillatore per tutelare i clienti, i collaboratori e tutti coloro che possono gravitare nel nostro ambiente, anche in trasferta. Speriamo di non trovarci mai nella situazione di doverlo utilizzare, ma sappiamo che anche lavorare sotto il sole d’estate può portare a un malore e che le aziende non sono indenni dalle morti improvvise per mancanza dei defibrillatori pubblici. I numeri parlano chiaro: sono 200 le morti improvvise che avvengono ogni mese nelle aziende italiane non cardioprotette. Ora, grazie a Simona, ci sentiamo protetti e pronti ad intervenire in una situazione di emergenza”.