La generosità degli imprenditori della Valtellina: al Morelli di Sondalo un nuovo respiratore
Un ventilatore polmonare donato all’ospedale Morelli di Sondalo. Il meraviglioso complesso, immerso nella natura, prima del Coronavirus, rischiava di chiudere, mentre ora ha aperto le porte ai contagiati della Valtellina e a quelli in esubero dagli altri ospedali della Lombardia, accogliendo più di 200 persone. “Pensiamo che sia l’ospedale più adatto per una lunga degenza, dati gli ampi spazi. Servono 20 giorni per poter guarire dal Coronavirus, e i macchinari devono essere il maggior numero possibile. Ecco perché ci siamo attivati per compiere questa donazione: crediamo fermamente che ognuno debba fare la propria parte”. A parlare è Valeria Colturi della Crazy Idea srl, una degli imprenditori che hanno collaborato con l’Onlus “Insieme per Vincere” alla donazione.
“Non saremmo mai riusciti nel nostro intento in maniera così semplice e rapida se non fosse stato per Simona Buono della Distribuzione Defibrillatori – prosegue Valeria Colturi – L’imprenditrice sarda che ci ha fornito l’apparecchio si è subito data da fare e, in un contesto in cui trovare un ventilatore polmonare risulta essere un’impresa impossibile, lei ce l’ha fatta in pochi giorni. Inoltre, non si è limitata alla semplice vendita, ma ci ha fornito importanti informazioni e consigli, sia sull’apparecchio che su come gestire nel nostro piccolo questa situazione di emergenza. Lei stessa si tiene costantemente aggiornata e in contatto con il responsabile medico scientifico della sua azienda, il professor Maurizio Cecchini”.
La Crazy Idea è chiusa dal’11 marzo, compreso lo shop online: “Misura necessaria per tutelare tutti i nostri lavoratori, dai commessi ai magazzinieri – spiega l’imprenditrice – Per quanto possiamo, lavoriamo in smart working, e facciamo di tutto per sostenere la comunità in questo momento difficile: dalla donazione del respiratore alla produzione di mascherine. In questo, noi imprenditori della Valtellina siamo uniti, e, in un momento in cui il sistema sanitario è in tilt, più persone sono coinvolte nel dare una mano, più velocemente si raggiunge l’obiettivo”.