Successo per i Corsi BLS-D a Guspini dove il DAE di Simona Buono ha salvato la vita a un giovane ragazzo sardo
Hanno partecipato in tanti al Basic Life SupportAnd Defibrillation (Supporto di Base alla Vita e Defibrillazione) corso organizzato da Simona Buono, su richiesta di Nicola Garau amministratore degli impianti sportivi dell’albergo Sa Rocca a Guspini. Quattro mesi fa, lì nei campi da calcio è stato salvato un giovane ragazzo in arresto cardiaco grazie al defibrillatore di Simona.
L’obiettivo dell’incontro, infatti, è stato di aumentare le probabilità di sopravvivenza di coloro che vanno in arresto cardiaco grazie alla divulgazione della cultura del soccorso e l’insegnamento di poche e semplici manovre che possono fare la differenza tra una morte certa e una speranza di vita.
Ha presenziato anche Simona Buono, instancabile anche di domenica, pur di divulgare l’importanza della cultura della defibrillazione precoce:”Sentirsi la responsabilità dell’impegno per la contribuzione nel salvare vite umane mi regala forti emozioni, ancor più quello di informare le persone”.
A confermare la semplicità e l’efficacia del mezzo salvavita è Nicola Garau, che ha scelto di affidare il piano in messa in sicurezza a Simona: “Devo ringraziare la professionalità di Simona per avermi illustrato il suo ottimo prodotto. Grazie al suo defibrillatore abbiamo salvato una vita qui nel campo di calcio”. Nicola ha l’obbligo ogni due anni di aggiornarsi e ha partecipato a questo corso per la seconda volta: “E’ importantissimo per chi gestisce una società sportiva essere dotati del DAE. Dovrebbero averlo tutti, deve essere presente nelle case, scuole, attività, supermercati, chiese e in ogni luogo dove ci sia gente. Il saperlo usare é semplicissimo e offre una chance in più per la salvezza della vittima. Pensate il 65% delle persone colpite da ACC, se soccorse entro 3 massimo 5 minuti, si salvano “.
A dare lezioni è l’infermiere di Nuoro Gianfranco Gusai che dal 1998 organizza corsi BLS-D per operatori non sanitari. Gusai, trasmette con semplicità e secondo le linee guida IRC le manovre di primo soccorso di base e l’importanza dell’uso del defibrillatore pubblico. Insegna le manovre salvavita da eseguire quando ci si trova davanti a una persona apparentemente senza vita, acquisendo informazioni teoriche, schemi di comportamento da ricordare e applicare con facilità.
“L’intervento con manovre appropriate di chi assiste ad un arresto cardiaco- spiega l’infermiere- è fondamentale per la sopravvivenza della persona. La diffusione di queste manovre all’intera comunità rappresenta la chiave per una risposta di sistema che collega centrali operative, chi effettua la rianimazione cardipolmonare e la possibilità di defibrillatore precoce”.
Gianfranco Gusai azzarda alcuni dati e informazioni : “La morte cardiaca improvvisa è la terza causa di morte più frequente nel mondo, dopo cancro e malattie cardiovascolari. In Europa sono circa 350.000 le persone che muoiono per un arresto cardiaco improvviso. Cioè una perdita di circa 1000 vite al giorno. Ma se si iniziasse a imparare le linee guide per la rianimazione cardiopolmonare, a partire dalle scuole di tutto il mondo, significherebbe che con i soccorritori laici il tasso di sopravvivenza salirebbe fino al 79%. Si spera così di arrivare a salvare al mondo 822 vite al giorno, cioè 1,75 minuti”.