Un nuovo defibrillatore per Perugia Basket. “Simona Buono? Consulenza esaustiva e tempestiva”

“Durante Il periodo di Natale è nata l’urgenza di ricevere il defibrillatore il prima possibile, perché dovevamo organizzare il torneo in memoria del nostro giocatore morto di leucemia. Cercando su internet ho letto le tantissime esperienze positive relative alla consulenza di Simona Buono, e ho deciso di contattarla immediatamente. Lei è stata veramente molto cortese e disponibile, e ha reso il processo di noleggio trasparente, semplice e veloce. Nonostante l’esigenza sia nata in giorni festivi siamo riusciti, anche grazie alla rapidità del sistema e alla firma digitale, a fare il tutto in quattro e quattr’otto”. Sono le parole di Paolo Chiacchella, presidente dell’ASD Perugia Basket.

“Siamo un’associazione sportiva dilettantistica che da 40 anni si occupa di basket. Abbiamo avuto qualche anno di fulgore, arrivando in A dilettanti, alla soglia del basket professionistico. Un gruppo di sostenitori ci aveva donato un defibrillatore che ora, per l’usura, ha smesso di funzionare. Da qui è nata la necessità di cardioproteggerci di nuovo.Gestiamo in convenzione la palestra comunale, in cui svolgiamo le attività, quindi per noi è un obbligo essere una realtà cardioprotetta. La scelta della federazione è più che corretta: si tratta di una duplice tutela, sia dal punto di vista legale per il presidente e i dirigenti, ritenuti responsabili qualsiasi cosa succeda, sia per quanto riguarda la prevenzione e il rapido intervento in caso di emergenza. Abbiamo 300 ragazzi, dalle attività di minibasket dei più piccoli ai campionati senior, e il defibrillatore rappresenta anche una sicurezza in più per tutti i genitori che ci affidano i loro figli”.

“La tempestività dell’intervento è fondamentale, ed è giusto che tutti lo sappiano. In questo Simona svolge un lavoro importantissimo: la sua consulenza è esaustiva e tempestiva, e lei dimostra di essere veramente in gamba nel suo campo. Le strutture centrali della Federazione hanno aderito a questo tipo di concetto, e fortunatamente è diventato impossibile giocare senza defibrillatore in campo: l’arbitro si informa all’inizio di ogni partita e lo vuole vedere prima che si possa iniziare. La sensibilizzazione è forte dal punto di vista dello Sport, e speriamo possa crescere in tutti gli altri ambiti pubblici e privati dove il defibrillatore può fare la differenza”.