Un nuovo defibrillatore pubblico per il Quartiere del Sole. Prosegue il progetto “Quartiere del Cuore” dell’associazione Atuamentu.
Creare una rete di defibrillatori pubblici e di persone che possano intervenire in qualsiasi momento in caso di emergenza e, a piccoli passi, migliorare e rendere più sicura la città: è l’obiettivo del progetto “Quartiere del Cuore” dell’associazione Atuamentu per una Cagliari cardioprotetta. Il 15 marzo alle 17 c’e stata l’installazione di un nuovo dae nei campi da gioco dell’Atletico Cagliari del Quartiere del Sole. L’apparecchio sarà a disposizione della società con 300 bambini, dirigenti, allenatori, genitori, accompagnatori e dell’intera popolazione, 24 ore su 24.
“Il nostro progetto è nato un paio di anni fa con l’obiettivo di installare quindici Defibrillatori in un’area ben precisa della città di Cagliari: la periferia della zona mare – spiega il presidente dell’associazione Massimo Mameli – Questi apparecchi saranno inseriti nel progetto Pad ed essere quindi di pubblico accesso. Ad ogni installazione deve corrispondere un certo numero di persone formate ad utilizzarli, necessariamente residenti o frequentatori della zona”.
“Questa è la nostra seconda installazione. Finora lo sviluppo del progetto è stato lento e tortuoso perché ci sono mancate le competenze specifiche, ma ora che abbiamo incontrato Simona Buono, ceo di Distribuzione Defibrillatori, che da anni si occupa della diffusione della cultura della cardioprotezione in tutta Italia, siamo molto più ottimisti riguardo il raggiungimento dei nostri obiettivi. L’abbiamo conosciuta solo un mese fa e grazie anche al suo sostegno siamo riusciti a installare il secondo defibrillatore e organizzare la formazione di 15 “Custodi del Cuore”. Entro l’anno è prevista l’installazione di altre due postazioni. Per raggiungere i nostri obiettivi e per rendere davvero il lavoro che stiamo facendo utile alla comunità, è fondamentale circondarci di persone oneste, specializzate, preparate e competenti come lei”.
“Ora riprenderemo la raccolta fondi e le attività di diffusione della cultura della cardioprotezione – conclude Mameli – la città si è sempre mostrata disponibile e sensibile a questi argomenti: tutti i soldi con cui abbiamo acquistato i defibrillatori sono stati donati dalla popolazione, che risponde sempre con entusiasmo e grande partecipazione a queste iniziative. È importante sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del defibrillatore nel salvare delle vite, e se non riceveremo supporto dall’alto continueremo a penserci noi dal basso”.